Ricordi, Papà? Era luglio, una serata passata a cercare le luci dei bivacchi tra le creste che man mano diventavano blu notte. In seguito un bagliore soffuso da dietro una cima, incredibile, quasi ultraterreno, incomprensibile. Incuriositi ci alzammo dal tavolo e andammo incontro alle vette, camminando nel prato, quasi potessimo capire meglio il mistero avvicinandoci di pochi metri. Curiosa contemplazione e poi la scoperta. Era la Luna, Papà! La Luna grande, piena, gioconda e candida, che sorgeva lenta come lenta avanza una regina il giorno della sua incoronazione. Alba di Luna, tu ed io, tanto tempo fa, in una notte di luglio che non posso scordare, memoria perfetta sospesa nel “tuo” e “nostro” tempo. Sei nel mio cuore così come lo sono la Luna e tutte le stelle. Ti voglio bene, Papà.
Undici anni senza di te, ma sempre con te. Come in quella notte.