Gallerie d’Italia, piazza della Scala, Milano
Dal 15 settembre al 6 novembre 2022
L’Athanor è il forno alchemico, lo strumento grazie al quale la materia si trasmuta e diventa altro, pur conservando la traccia di quella che è stata in precedenza; perché senza passato non siamo niente, perché l’evoluzione, la trasformazione e l’arricchimento (intendo quello culturale, storico, spirituale…) non possono aver luogo.
Gabriella Benedini è sia l’alchimista che l’Athanor delle sue opere, fornace e fucina personificate di idee, culture, conoscenze e arti che, alchemicamente, trasforma e trasporta nell’attualità artistica del nostro secolo. Le stratificazioni materiche delle sue opere si riflettono anche concettualmente, rendendo possibili svariati livelli di lettura, come avveniva nei secoli passati e come dovrebbe essere sempre capace di fare l’Arte, in modo da essere contemplabile da tutti.
Affascinante è la sua Biblioteca, che contiene libri lignei celanti tesori nascosti, citazioni poetiche; sono scatole che conservano la memoria e tramandano saperi ed emozioni strettamente collegati ad un’idea, un concetto che vogliono esprimere. Che sia una sorta di autoritratto? Quando si vede Gabriella Benedini di persona e la si ascolta parlare, questa congettura sembra più che plausibile. Artista Vera, dalla vasta cultura e dall’animo gentile, ma forte e autocosciente, trasmette nelle sue opere questi suoi carismi.
La serie Costellazioni ci eleva spiritualmente a cieli interiori, anch’essi frutto di elaborazioni e sedimentazioni, rimandi ad antichi saperi e citazioni di oggetti che erano tutt’altro e sono stati trasformati (o trasmutati) per compiere un viaggio ascensionale.
Le opere dedicate agli strumenti musicali sono, invece, più terrene, argillose, come le terracotte che hanno ispirato invece le più candide Arpe di Ninive. Ricordi personali e storici, e desiderio di tramandamento di questi, si intrecciano.
Una mostra da visitare più volte, per cogliere ogni dettaglio delle Opere di Gabriella Benedini, curiosando e apprendendo, tra gli scaffali della sua anima artisticamente alchemica.
Articolo di Giulia Calvanese per Radio Bla Bla Network e Magica.art