La mia vita è costellata da anime speciali che se ne sono andate “troppo presto”. I miei cari Nonni Calvanese, che volando in Cielo quando avevo solo dieci anni mi hanno fatto capire cosa voleva dire quel “viaggio” da cui sembra che non si torni. Il mio amatissimo Papà, che se n’è andato troppo giovane quando io stessa ero troppo giovane per dirgli ciao.
E ora la mia Lilla, anche lei troppo giovane, anche lei troppo presto, a neanche otto anni dal nostro primo incontro in quella casa sporca e puzzolente, con quella sorella maggiore cattivella che non la faceva giocare. Una piccola anima speciale, pelosetta e con la coda, che mi ha regalato tante fusa nella sua ultima notte con me. La sua missione è stata quella di proteggermi dalle persone sbagliate e negative nella mia vita, fino al suo ultimo respiro; e ho preferito soffrire io dicendole addio, piuttosto che farle patire una lenta agonia senza che mangiasse e bevesse.
Quando sono morti i miei nonni, dall’alto dei miei dieci anni vissuti pienamente da atea, ho deciso che la loro casa celeste sarebbe stata il Grande Carro. Ora, da adulta e credente, continuo a guardare quelle sette stelle e penso a tutti loro, nella convinzione più profonda che un giorno ci ritroveremo tutti, in un mondo trasfigurato ma che non sarà altro che il nostro, sotto una nuova luce.
“Allora il lupo abiterà con l’agnello, la pecora s’accovaccerà con il capretto, vitello e leone pascoleranno insieme, sotto la custodia di un piccolo fanciullo. La mucca e l’orso pascoleranno insieme e insieme riposeranno i loro piccoli, pure il leone e il bue mangeranno l’erba. Il lattante giocherà alla buca della vipera e nel rifugio del basilisco il bimbo divezzato allungherà la mano. Non si farà più male, non si farà più guasto sul monte mio santo, perché il paese sarà pieno della conoscenza del Signore” Isaia 11, 6-9
E Lilla? Lilla ci sarà anche lei, perché ieri ci siamo solo salutate, perché gliel’ho promesso, perché Dio ha creato il mondo e tutte le creature che vivono, hanno vissuto e vivranno su di esso, ed ha sconfitto la morte, non può quindi succedere che anche solo una delle sue creature vada perduta. Non sarebbe Dio, come potrebbe Egli distruggere ciò che ha creato col suo Amore? A cosa gli servirebbe creare per poi distruggere?
La “mia” Lilla era speciale e lo è ancora, lo sarà sempre e la ritroverò, mio piccolo miracolo con la coda, che mi ha insegnato a credere con tutto il cuore che i miracoli accadono. Per davvero.
“Uomini e bestie tu salvi, o Signore” Salmo 36, 7
“Dio, Dio degli spiriti di ogni essere vivente!” Numeri 16, 22
“Ecco, dice il Signore, l’ippopotamo che io ho creato al pari di te” Giobbe 40, 15
Una riflessione: se nella “categoria” esseri animati ci sono gli esseri umani e gli animali, allora esiste una familiarità ….?
Ho due risposte. Una “seria” e una col tono simpatico del tuo commento.
Quella seria è: così ragionando, direi di sì, in quanto siamo tutti esseri viventi dotati di anima.
Quella spiritosa: certo! e in certe persone la familiarità è decisamente spiccata, sia nell’aspetto fisico che in altre manifestazioni… e qui mi fermo.