Nel 2011 ho realizzato, in occasione di una mostra commemorativa, un ritratto dello scienziato Enrico Medi. In questo video, realizzato durante una tavola rotonda in sua memoria, potete vedere la mia opera.
La mia opera è ora visibile nella parrocchia di Belvedere Ostrense.
Enrico Medi, scienza osservatrice con gli occhi della fede
Enrico Medi è stato uomo di scienza e di fede. In entrambi i campi è arrivato all’eccellenza ed è riuscito nella sua vita a fonderli completamente. Non esiste vera scienza senza la fede e il riconoscimento che Dio è creatore di tutto, questo affermava. Come può lo scienziato-osservatore non rendersi conto che nella perfezione della natura intima delle cose vi sta la mano di Dio? È necessario un atto di umiltà nel riconoscere questa grande verità. Per usare le parole del Professore: “l’uomo fa della vera scienza quando dimentica se stesso e si affida interamente alla luce che dalla natura promana. Egli sa di non essere creatore di nulla e che la sua grandezza è solo nella fedeltà con cui accetta il vero.”
Nella mia opera ho voluto esprimere tutto questo. Enrico Medi è ritratto come scienziato-osservatore che alla luce di Cristo e della sua umiltà (Croce in alto a sinistra) studia la realtà del creato (atomi in basso).
Lo sfondo
Nello sfondo sono visibili due colori: il rosso e il blu.
Il rosso è il colore della passione, del fervore e della vita. Molto significativo nella simbologia cristiana, è il colore della Passione di Cristo, del suo sacrificio d’amore verso gli uomini e della Resurrezione.
Ho scelto di inserire questo colore nello sfondo per sottolineare la fede appassionata di Enrico Medi e la sua devozione verso il Signore.
Il blu invece è il colore della riflessione e della meditazione (in Cina era il colore dei sapienti e degli studiosi), e non per niente nella tradizione cristiana Gesù pedagogo è spesso rappresentato vestito d’azzurro.
Enrico Medi era studioso e scienziato ed è stato anche un Professore, il blu si addice bene a questo suo lato.
Rosso e blu messi in relazione creano un contrasto di caldo/freddo. Calda è la sfera legata all’amore di Enrico Medi per nostro Signore, fredda è la sfera della scienza che studia il mondo con la razionalità che le si addice. Questi due ambiti però non sono in opposizione tra loro, ma anzi, entrano in relazione, si completano e si fondono. Rosso e blu si uniscono e si mescolano, uno spiega e racconta l’altro, così come scienza e fede, che in Enrico Medi trovano accordo e si legano in modo del tutto inscindibile.
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