Cara Cometa di Neanderthal… sei lì! Anche se il mio occhio non sa se ti vede o meno, in quell’angolo di buio ci sei tu, batuffolo verde. Sicuramente gli uomini che per primi ti hanno vista 50.000 anni fa, ti avranno osservata meglio, senza tutto questo inquinamento luminoso. Forse avranno inventato storie su di te o avranno avuto paura. In tanti pensano che le comete annuncino catastrofi, ma stai tranquilla, piccola cometa, io non sono di questo parere. Preferisco perdermi sognando il tuo viaggio nell’universo, pensare a chi, tanto tempo fa ti scorse nella meraviglia della volta stellata. Se solo tu potessi parlare, piccola cometa, e se solo potessi intervistarti… chi siamo e da dove veniamo sarebbero, forse, le domande più facili prima di lasciarti tornare nelle profondità universali…
GC Art
Giulia Calvanese